PITZOCK
Cocinas
•
€€
Cómo llegar y contactar
30, Pizack, Funes,
Chiusa,
Italia
+39 047 28 40 127
Soy el propietario
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2024
Recomendado
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2024
El chef del restaurante Pitzock, Oskar Messner, cocina con amor los productos del Val di Funes. Trabaja estrechamente con los pequeños productores y ganaderos de la región, algunos de los cuales pertenecen a la etiqueta Slow Food. Una de las estrellas del menú es el cordero de la raza autóctona villnösser brillenschaf. Los platos de pasta fresca, con los delicados sabores de las hierbas del jardín o los más fuertes del queso local Graukäse, son una delicia. Pida una mesa en la sala trasera, cubierta de madera clara, o en la terraza. Un maravilloso descubrimiento culinario.
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Opiniones de los miembros sobre PITZOCK
4.8/5
26 opinión
Valor para el dinero
Calidad de la cocina
Originalidad
Marco/Ambición
Servicio
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Pitzock, Un luogo unico!
Polecam.
Semplicemente fantastica. Questa è l’essenza dell’esperienza che abbiamo vissuto oggi a pranzo io e la mia compagna. Una domenica da ricordare, immersi nella pace della valle di Funes, coccolati dalle preparazioni dello chef Oskar Messner, paladino dei presidi slow food non solo alto atesini, ma chi sposa questa filosofia fa una scelta di vita, di comunità e quindi supporta e propone anche ingredienti di nicchia provenienti da altre regioni che vanno tutelati e sapientemente proposti. Uno su tutti il mandarino tardivo di Ciaculli che viene utilizzato in modo sublime, magistrale, elegante e geniale nella preparazione del cavallo di battaglia dello chef: lo stinco di agnello “Villnösser Brillenschaf” su risotto Vialone Nano, piatto che al suo interno vede presenti ben 4 presidi slow food italiani, dal trentino alla Sicilia, passando per l’Emilia e il Veneto…fantastico!
Ma ovviamente l’esperienza al Pitzock non inizia dal secondo piatto, ma comincia dal cesto del pane fatto in casa che da solo merita una menzione da tanto buono e vario che è! Viene presentato insieme a dei grissini aromatizzati, a del burro artigianale e ad una mousse alla barbabietola.
Io e la mia compagna abbiamo poi iniziato il pranzo con due primi piatti, delle tagliatelle con ragu d’agnello e manzo affumicato per lei, mentre io ho preso dei ravioli di grano saraceno ripieni di formaggio “Grauka” (altro presidio slow food) e burro ai porri. Che dire? I miei ravioli erano sublimi, a cominciare dall’impiattamento che sembrava un quadro raffiugurante un prato in primavera! Eccellenti e dai sapori decisi le tagliatelle (che forse per la maggior parte degli italiani sono più dei tagliolini) della mia compagna. Del secondo piatto, che avrebbe potuto essere tranquillamente un piatto unico, abbiamo già parlato, ma io, non ancora sazio, ho voluto provare l’ennesimo prodotto tutelato della zona: il vin santo trentino che ho abbinato ad una fantastica degustazione di formaggi di pecora che ho molto apprezzato.
Il pranzo è stato accompagnato da un eccellente Lagrein riserva Frauenhügel di Kurtatsch del 2019.
Il servizio è stato davvero convincente e abbiamo apprezzato molto il fatto che lo chef Oskar venisse personalmente a tavola a spiegare nei dettagli le sue preparazioni e gli ingredienti che venivano utilizzati.
Rapporto qualità/prezzo spettacolare.