JOIA

Esperienza consigliatissima per vegetariani e non. Abbiamo avuto l’opportunità di degustare il menù Zenith. Esperienza sensoriale spettacolare sotto ogni punto di vista, dalla qualità , alla presentazione, l’abbinamento con i vini e la professionalità del personale.
Menù degustazione consigliato per chi ha appetito, abbondante e completo.
Esperienza sicuramente da ripetere.

Joia una sorpresa ad ogni portata. Intrapreso da neofiti il sentiero della veganità abbiamo voluto provare il top della cucina vegetariana. Piatti coloratissimi con accostamenti gustosi. Tutto davvero squisito! I camerieri, tutti gentilissimi, con il sorriso sulle labbra ci hanno raccontato i menù e guidato nella scelta. Nelle piccole sale del ristorante in legno chiaro regnava un'atmosfera ovattata e piacevole come se fossimo stati in prati e boschi...un cinguettio in sottofondo ha accompagnato la nostra serata. Ed a due portate dalla fine della cena lo chef Lehmann è comparso davanti a noi per chiedere come era stata la nostra esperienza e si è intrattenuto con i clienti. Grazie! Consigliatissimo!

Visitato mesi fa
L’etichetta di ristorante vegetariano non corrisponde assolutamente a quello che lo Joia rappresenta nel panorama gastronomico italiano. Stiamo parlando di massima espressione di alta cucina, di idee travolgenti, abbinamenti audaci e inaspettati, materie prime eccezionali il tutto servito in un ambiente esclusivo e adatto a far vivere ai clienti un’esperienza fantastica.
Il cuoco Leemann si è presentato di persona a raccogliere l’ordinazione e a dare i suoi suggerimenti sulla sequenza dei piatti. Il personale di servizio si è sempre dimostrato molto preparato a rispondere ad ogni nostra domanda o curiosità sul piatto stesso e questa conoscenza non era patrimonio solo del cameriere che ci portava il piatto al tavolo e ce lo descriveva, ma di tutto il personale che, anche in modo casuale, abbiamo fermato per chiedere ulteriori spiegazioni!
Ottima la carta dei vini dalla quale abbiamo scelto una Barbera d’Alba di Bartolo Mascarello.
Ma veniamo al cibo.
Come entreè...e chiamarle entreè è decisamente limitativo! Ci sono stati offerti 2 stupendi assaggi che purtroppo non riesco a ricordare nella loro composizione, ma il primo era una crema con carota e rabarbaro servita in un mini vaso di terracotta, mentre il secondo appariva come una tavolozza di colori dove a delle materie prime fantastiche si potevano abbinare, manualmente, delle salse.
Il mio pranzo è poi cominciato con il “Cantiam la montanara” dove, sotto una spuma soffice di sedano, si trovava una composizioni di asparagi verdi, cipollotto e tartufo su battuto di borlotti. Piatto fantastico, sublime con dei profumi eccezionali!.
Ho poi proseguito con “L’ombelico del mondo”, un piatto meravigliosamente impiattato dove vengono utilizzati due tipi di riso, uno come fondo fatto con asparagi e crescione, e nel centro un tortino di riso venere rifinito in sommità da panna di mandorle allo zafferano.
Infine ho chiuso il pranzo con una selezione di 8 formaggi, alcuni dei quali davvero eccezionali, accompagnati da marmellate/miele.
Ovviamente il conto è in linea con la proposta e con l’esperienza vissuta. Devo dire che è stato davvero un piacere, e un onore.

Esperienza indimenticabile!

La mia quarta volta da Joia, oggi solo per una rapida pausa pranzo con l'augurio di tornare presto per cena.
Per me resta la migliore proposta di Milano.
Tutto perfetto, grazie.